Moustiers-Sainte-Marie ©T. VerneuilMoustiers-Sainte-Marie ©T. Verneuil

Moustiers-Sainte-Marie

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Moustiers-Sainte-Marie le cui radici affondano nella stretta relazione esistente tra l’uomo e il suo ambiente. Il paese circondato da colline a terrazzo piantate di ulivi si situa alle porte delle Gole del Verdon.

 

Alcuni monaci venuti dall’isola di Lérins, verso il 433, trovano rifugio in cavità scavate nel tufo e fondano un monastero. Fieramente ubicata sul bordo del precipizio, la chiesa Notre-Dame de Beauvoir, o d’Entremont possiede un porticato romanico, dominato da un piccolo campanile della stessa epoca; la porta lignea risale al Rinascimento.

All’interno, le due prime campate della navata sono di stile romanico, le altre due di stile gotico come l’abside. Era considerato un tempo un « un sanctuaire à répit » (santuario del rito della doppia morte). Secondo le credenze popolari di alcune province, il « répit » è in un bambino nato morto, un ritorno temporaneo alla vita per consentirgli di avere il tempo di ricevere il battesimo prima di morire definitivamente.

Avendo ricevuto il battesimo, il bambino potrà così andare in Paradiso invece di errare nel Limbo dove sarà privato della visione di Dio. Ma il rito della doppia morte è possibile solo in alcuni santuari, la maggior parte delle volte consacrati alla Vergine (Notre Dame de Pitié) le cui intercessioni sono necessarie per ottenere un miracolo.

Un cammino acciottolato, con gradini di piccola pedata e grande larghezza, delimitato da oratori conduce al santuario. Come per rinforzare l’aspetto sorprendente del posto, una catena con al suo centro una stella è sospesa tra le due cime. La leggenda ne attribuisce l’origine ad un cavaliere di Blacas che, nel XII secolo, prigioniero durante le crociate, aveva fatto voto di appendere una catena vicino alla cappella, se sarebbe riuscito a sopravvivere.

Dal grazioso disordine dei tetti colorati alla moda provenzale si distacca un alto campanile romanico, arricchito da tre piani di finestre geminate, d’ispirazione lombarda; la chiesa in stile romanico possiede un coro gotico con abside piatta.

Moustiers-Sainte-Marie ©T. Verneuil

Le risorse locali e soprattutto la triade — acqua, legno, argilla fine — hanno permesso abbastanza rapidamente l’istaurarsi di una tradizione di vasai. Nel 1929 viene inagurato il museo storico della maiolica. Attualmente il Museo della Maiolica annovera cinque sale dove sono esposti i migliori pezzi del XVII secolo e contemporanei.
La sala delle « terres vernissées » (terre verniciate) vi presenta del vasellame storico ed un assortimento di pezzi in terracotta come le tegole vernicite, canalizzazioni, ecc.

Al giorno d’oggi molti maestri della maiolica propongono pezzi di qualità dai motivi originali. L’attività della maiolica e della terracotta contribuisce al dinamismo economico regionale allo stesso modo dei prodotti locali come il miele, la lavanda e l’olio di oliva.

Curiosità architettoniche e naturali Moustiers-Sainte-Marie

  • Cammino degli oratori e cappella Notre-Dame de Beauvoir ;
  • Grotta di Sainte-Madeleine ;
  • Borgo antico e chiesa parrocchiale Moustiers-Sainte-Marie;
  • Il sentiero del patrimonio (aquedotto, fortificazioni, cappella Sainte-Anne) ;
  • Circuiti pedestri di scoperta dell’ambiente naturale;
  • Gole del Verdon;
  • Lago di Sainte-Croix

Manifestaziones

  • Festa e pellegrinaggio dell’8 settembre;
  • Festa della maiolica.

Moustiers-Sainte-Marie ©Teddy Verneuil

Per saperne di più

Ufficio del turismo di Moustiers-Sainte-Marie www.moustiers.fr

Parco Naturele Regionale del Verdonwww.parcduverdon.fr

Alcune idee per le escursioni: www.rando-alpes-haute-provence.fr/sentier-de-decouverte-de-treguier/

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